L’idea di Scrivere un
amore è nata come primo passo della realizzazione di una trilogia, dove il
tema dell’Amore possa trovare approfondimento sotto diverse angolazioni.
1.
Scrivere un amoreaffronta il tema come amore per il
vivere stesso, pur filtrandone i contenuti sotto il profilo dei rapporti di
coppia. Un affresco del rapporto esistenziale con il vivere e il morire delle
cose. Riporto qui di seguito una breve sinossi:
Francesca è
una giovane attrice che sta attraversando una profonda crisi esistenziale,
acuita al momento dalla morte tragica di un’amica carissima. La crisi inizia
nel rapporto con il marito Alessandro, che è cambiato negli anni ed è ora
attento soprattutto alla carriera e ai “social”: in questo suo distacco sottile
e costante lui sembra non comprendere la crescente solitudine della moglie.
Francesca sta continuando, nel frattempo, a frequentare lo psicoanalista Fabio,
ormai divenuto amico intimo, e a lui confida la costante nausea esistenziale
che la sta pervadendo. La trama si sviluppa tratteggiando la nascita di un
amore tra Francesca e Fabio, la crisi del rapporto con il marito, il tradimento
del marito con l’amica di Francesca, Sara. La pellicola si conclude con
l’invito a sentire, per quanto possibile, l’emozione d’amore come generazione
dell’istante esistenziale, come breve opera dell’arte del vivere.
2.
Le menzogne dell’amore – che qui presento - riprende il tema concentrandosi sulla
nostra necessità di “raccontare favole a noi stessi” per poter mantenere in
vita i nostri desideri più profondi. In merito a questo secondo film della
trilogia rimando a quanto esposto a seguire.
3.
Matrimoni è il
terzo film della trilogia, e scaverà nelle relazioni di coppia dal punto di
vista dell’impulso erotico, inteso come desiderio profondo di conquista e
potenza personale a fronte delle problematiche dell’esistere. Anche per
questo terzo film rimando a quanto esposto a seguire.
I tre film svolgono il tema sia dal punto di vista
psicologico/psicoanalitico, sia da quello filosofico. Hanno l’ambizione di
presentarsi come film “d’essai”, e dunque di potenziale ed elevato prestigio
artistico.